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Tradisco Gius....e mi fanno un pacco.


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
30.03.2021    |    8.276    |    8 9.6
"La sua ostinazione, la sua bruttezza, volgarità, pelosità invece di farmi sempre più disgusto iniziavano, non a piacermi, per carità, ma attizzare in me..."
In una delle tante volte che siamo stati con Gius, a Riccione, per andare a ballare a Bollicine, è successa una cosa antipatica che mi ha fatto litigare di brutto con Gius e purtroppo ero palesemente dalla parte del torto.
La serata era partita bene, aperitivo in via Ceccherini, due cocktail Martini con l'oliva, cena splendida a lume di candela, una oratona all'isolana, un dessert squisito, una bella boccia di Gewurztraminer 14 gradi e due bei rum agricoli, al termine.
A Bollicine invece le cose non marciavano bene, come altre volte.
Avevo la mia solita voglia di intrigo e di gioco, ben alimentata dall'alcool ingurgitato.
Ballavo con Gius appasionatamente e quando lui si riposava al tavolo, ballavo indemoniata per attirare l’attenzione di qualche baldo giovane, sculettando all'impazzata e facendo salire la minigonna al cielo.
Riuscire a beccare qualcuno ballando e per di più giovane era ed è uno dei miei principali divertimenti in salsa di libidine. Il massimo per me.
Anche per questo venivamo a Bollicine, un bellissimo posto, dove bazzicavano tanti giovani alla ricerca di una Milf come me per una scopata facile e libidinosa.
Quella sera non battevo chiodo, solo uno sgradevole anziano, grasso e untuoso, con la camicia aperta su un petto non villoso, di più, orangoso, cercava di ballare accanto a me, strusciando a volte il suo corpo o le sue mani, sul mio culetto agitato.
Ogni tanto tornavo al tavolo a commentare con Gius e a bere un Gin Tonic che trovavo sempre pronto. Gius conosce bene i miei gusti e le mie esigenze.
Gius mi disse ridendo: vedo che hai fatto conquiste ed io gli feci una linguaccia offesa.
Tornai a ballare e il vecchio bavoso era sempre li, accanto a me, scacciando di fatto anche possibili altre conquiste che avrei potuto fare. MI stava facendo incazzare.
Più lo guardavo più mi faceva ribrezzo, poi lui si avvicinò e con una faccia tosta incredibile mi disse: “ti do 500 euro se mi fai un pompino nel parcheggio qui fuori” .
Rimasi di sasso, lo mandai a fare in culo e tornai al tavolo da Gius a raccontare la cosa.
Lui mi disse hai fatto bene, mi raccomando non cambiare idea, una cosa è fare la troia per divertimento, altro la puttana a pagamento, con tutto il rispetto per chi lo fa per campare. Mandalo in culo.
Tornai in pista e il grassone tornò a ballare con me….facendomi un sacco di complimenti…. una bella come te non l’ho mai avuta…la tua bocca mi fa impazzire e nello stesso tempo, nel palmo della mano, aveva un mazzetto di 50 euro che faceva intravedere.
Continuavo a ballare e lui continuava ad adularmi e farmi vedere i soldi, non si schiodava da me.
La sua ostinazione, la sua bruttezza, volgarità, pelosità invece di farmi sempre più disgusto iniziavano, non a piacermi, per carità, ma attizzare in me quel gusto dell'orrido, del proibito, del non farei mai, che iniziava a inumidire la mia fica.
I complimenti continui, il sapere che uno è disposto a pagare per una tua esibizione, mi iniziava ad intrigare. Non l'avevo mai neppure pensato ad una cosa così.
A volte con Gius avevamo giocato a cliente e puttana, lui che metteva dei soldi sul comodino e mi diceva fatti scopare puttana e ....non mi era dispiaciuto.
Una cosa è un gioco fra noi, coppia sposata, una cosa molto diversa fare un pompino per soldi.
Se fossi stata sobria lo avrei mandato in culo di brutto, ma era bella bevuta, incazzata perchè non beccavo nessuno, per noi Milf se non becchi nessuno a ballare vuol dire che stai invecchiando, che i ragazzi cercano quelle più giovani, pensi subito che è la fine.
Forse mi stavo cercando le motivazioni per fare una cosa proibita, che tanto mi piacciono, come i giochi in coppia con Gius e altri. Forse ne avevo solo voglia.
Certo c’era il problema di Gius che mi avrebbe impedito di fare una cazzata con il grassone, ma girandomi ho visto che Gius andava alla toilette in fondo alla sala ed allora come in raptus, ho preso per mano il ciccione e gli ho detto andiamo nel parcheggio.
Siamo andati in una zona buia fra due auto, l’aria aperta mi stava schiarendo le idee, ma non feci in tempo a pentirmi: il grassone si sbottonò la camicia facendo uscire una foresta incolta di peli neri e bianchi, si abbassò i pantaloni, non portava mutande e mi ordinò con voce secca: “mettiti in ginocchio e pompa il mio cazzo, puttana”
Aveva un bel cazzo, ma pieno di orrendi peli, ma eseguii il suo ordine, come in trance.
Non mi ricordai neppure di farmi dare i soldi prima, come fanno le puttane serie.
Mi era sopraggiunta anche la paura che potesse farmi del male, in quel parcheggio buio, ma la libidine di una cosa così proibita prese il sopravvento e inginocchiata cominciai a pompare il suo cazzo peloso, cercando di farlo venire presto come fanno le puttane.
Un orrore, ma ormai ero andata e ben presto lo portai all’orgasmo….feci appesa in tempo a farlo uscire dalla bocca per non ingollare la sua broda che invece si sparse su tutta la mia faccia, sugli occhi, sui capelli, sulla mia camicetta. Uno schifo unico.
Lui si tirò su i pantaloni e mi salutò con un grugno….
Dissi: i soldi?...e lui ridendo rispose: una puttana scarsa come te non merita nulla e se ne andò sghignazzando.
Becca e bastonata e con il problema di come affrontare Gius.
Rientrando lo trovai che stava per andar via, mi vide con la camicetta stazzonata e macchiata, la faccia stravolta, i capelli umidi e mi disse: come il solito hai voluto fare di testa tua….ora andiamo a letto e domani prendi un treno e torni da sola direttamente da tua madre…fino a che non mi è passata, se mi passa.
In camera Gius dormì sulla poltrona, mentre io spossata e bevuta mi addormentai subito.
La mattina svegliandomi visualizzo che sono sola in camera e mi prende la paura che Gius se ne sia andato, ma vedo che le sue cose sono sempre li e penso che sia andato a fare colazione.
Prendo una decisione immediata, faccio una doccia purificatrice, veloce, mi trucco vistosamente, da puttana, indosso un baby doll trasparente e corto, senza nulla sotto e appena sento la porta di camera aprirsi salgo sul letto e inizio a fare una danza del ventre ridicola, con una canzone di Patty Bravo, che avevo trovato sul cellulare.
Gius non dice nulla ma si vede che è divertito, si spoglia nudo sdraiandosi ed io continuo a dimenarmi ritta sul letto mettendo un gamba di qua e una di là delle sue, movendo ora la fica o il culetto davanti ai suoi occhi….poi mi abbasso e inizio a strusciare la fica prima sul suo cazzo poi sulla sua faccia.
Lui è immobile, di sale, perché sa che così mi incazzo, ma faccio finta di nulla e continuo, cazzo e faccia, fino a che il suo uccello non si indurisce ed allora lo faccio entrare nella fica e comincio a scoparlo, prima piano, poi forte e facendo finta di essere una cow girl alzo le braccia e grido “cavallo olè”, dimenandomi sul suo cazzo, da indemoniata.
A quel punto Gius gli viene da ridere e soprattutto da godere e pace è fatta.
Mi fa giurare su mio figlio che non farò mai più una cazzata simile e mi prende per il culo perché mi sono fatta fare anche il bidone da uno vecchio, brutto e grasso.
Ho tradito Gius e mi hanno fatto un pacco. Che cogliona.

Anita




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